Arriva l’ultimo dell’anno e le classifiche invadono giornali, blog, siti, profili online.
Mi piace, piuttosto, pensare a quelle cose che mi sono sembrate fondamentali, perché ora che senza troppo sforzo cerco di pensare all’anno passato, vengono a galla da sole, e senza un ordine preciso.
- Il viaggio in Tunisia. Un paese stupendo, che mostra un Mediterraneo dai ritmi diversi, più antichi, e forse anche più profondi, a chi si voglia lasciare trascinare. Il mercato di Tunisi.
- Sentimento, gozzo indomito che a dispetto di anni ed acciacchi continua a far navigare i suoi marinai migranti durante le mattine limpide dell’estate, quando l’Etna visto dal molo di Stazzo si tinge di rosa.
- “Cesare deve morire”, dei fratelli Taviani.
- “Le semplici cose” di Vinicio Capossela, cover di “Las simplas cosas”.
- www.europei-di-calcio-2012.com, cioè il sito che ha reso ancora più speciali gli Europei 2012. La squadra dietro il sito, le partite a casa a Bruxelles, i visitatori che crescono ogni giorno.
- I risultati sul lavoro, o almeno, alcuni di questi.
- il compleanno di mio padre, la famiglia che festeggia.
- la visita a mio fratello a Milano.
- Magma 2012.
- la casa nuova di Bruxelles che ci ha accolto subito in maniera calorosa. Il trasloco e la fatica.
- le ansie e le paure di chi mi sta accanto, e pure le mie.
- I dolori della scomparsa che non sono riuscito a capire.
- amici lontani e vicini. E le mangiate col vino buono.
- tutto il resto che non ricordo